Andiamo
Oltre il Velo
Questa frase era originariamente un riferimento figurato al velo, che nascondeva il santuario più interno del Tempio ebraico a Gerusalemme e in seguito fu interpretata come riferita alla misteriosa divisione tra il visibile e l'invisibile, tra il profano e il santo, tra l'uomo e DIO.
Possiamo anche dire questo
i veli sono confini che definiscono la conoscenza.
Ho iniziato a scrivere per due ragioni, la prima è l’importantissimo messaggio contenuto nella Bibbia: “Il velo è stato spinoso!” (Mt 27:51; Ebrei 10:19-22). Il velo è stato distrutto attraverso la morte e la risurrezione di Gesù. Ho testimoniato nella mia vita personale che ogni volta che quella Verità viene proclamata, gli occhi si aprono e i cuori si ravvivano. Egli è la fonte della vera Conoscenza.
La seconda ragione è che ho incontrato molti ostacoli quando volevo vivere secondo la mia fede, soprattutto da parte di ambienti religiosi, e ho scoperto che scrivere sulla mia relazione con Dio era l’unico modo per superare le porte chiuse, provenendo da un paese che ha meno dello 0,3% dei neonati cristiani che credono nella Bibbia.
Per poter imparare qualcosa di nuovo ogni giorno, dobbiamo essere consapevoli dell’importanza di non sapere. Coloro che sanno spiegare tutto, sono privati di ogni possibilità di nuova conoscenza. Anche se fingono di imparare, vogliono solo approfondire ciò che già sanno, e questo è un tipo di conoscenza che gonfia. Un amante della verità riconoscerà la differenza.
Quando Gesù disse: «Non c'è nulla di nascosto che non debba essere rivelato, e di nascosto che non possa essere manifestato e non venga alla luce» (Lc 8,17). Ha anche detto prima: "Nessuno, dopo aver acceso una lampada, la copre con un canestro o la mette sotto il letto, ma la mette sul candelabro, affinché coloro che entrano vedano la luce".